Letture da bagno - 14 mag 2019

Se il bagno non c’è: manuale di sopravvivenza

A quanti è capitato di essere fuori casa sorpresi da un bisogno inaspettato? Ecco alcuni consigli su cosa inventarsi quando non c’è un bagno.

Quando da bambini ci è stato insegnato ad usare il bagno prima di uscire di casa, non potevamo immaginare di essere solo all’inizio di un lungo addestramento sulla gestione delle nostre funzioni biologiche. Infatti, poche cose causano il panico come non avere un bagno a portata di mano. Talmente assuefatti dalle nostre comodità, non ci viene nemmeno in mente di considerare l’ipotesi fino a quando non siamo messi di fronte alla crudele realtà di dover andare in bagno, e non averne uno a disposizione. Ma niente paura, ci abbiamo pensato noi. Ecco un breve manuale di sopravvivenza da sfoderare #nelmomentodelbisogno.

In città

Mettiamo che un lunedì mattina qualsiasi, mentre state andando al lavoro, improvvisamente quei tre piatti di caponata della sera prima si facciano sentire. Siete sull’autobus, all’ufficio mancano ancora 5 fermate, il panico sale. L’opzione migliore sarebbe quella di scendere appena possibile ed entrare nel bar più vicino e dare il nostro destino in mano alla magnanimità del barista. Ma non dimentichiamoci che anche benzinai, parchi pubblici, e luoghi di interesse spesso sono dotati di bagni pubblici.

In periferia

E se è vero che in centro le opzioni sono tante, il problema si aggrava se poi uno si trova nel mezzo della periferia più profonda, tra capannoni e cantieri industriali. Basta tenere gli occhi aperti! Con un po’ di fortuna è facile avvistare un bagno mobile Sebach (li abbiamo fatti rossi apposta!) che fa capolino tra travi e scavatori. Senza infrangere la legge e la proprietà altrui, vale la pena controllare se sia aperto.

In macchina

Tutto molto bello e (quasi) avventuroso fino a quando uno non si ritrova bloccato per quattro ore sulla Salerno-Reggio Calabria. Oltre all’ansia da traffico, la pipì che scappa in macchina è una delle maledizioni più becere dell’essere umano. Cosa fare dunque? Tanto per cominciare, tenere nel veicolo una bottiglia con un collo abbastanza ampio da poter essere usata sia dai signori che dalle signore. Perfette quindi le bottiglie del latte, così come quelle degli integratori salini. Si può anche cercare di accostare al lato della strada, stando attenti a non intralciare la corsia di emergenza e soprattutto evitando di mostrare le proprie pudenda al mare di disgraziati in coda che siamo sicuri faranno volentieri a meno di condividere un momento tanto privato.

Nella Natura

Ah! Che bello lasciarsi andare e vivere allo stato brado per un pomeriggio, per il tempo di una passeggiata, o magari per alcuni giorni di campeggio. Niente di male nel voler abbracciare la natura, basta farlo nel modo più rispettoso possibile. Per esempio: se mentre camminate nel bosco spensierati come Cappuccetto Rosso vi scappasse all’improvviso, allontanarsi dal sentiero di una decina di metri potrebbe essere una buona opzione. Ancora più importante è ricordarsi di non contaminare ruscelli, fiumi, laghetti eccetera, perché si rischia di mettere in pericolo il Lupo, gli altri animali, la vegetazione e, nel caso di zone montane, la popolazione a valle. Se proprio vi sentite virtuosi, scavate anche un bel buco, giusto per stare più sereni.

I fazzoletti: un bene inestimabile

E se nella natura ci sono tante foglie che si possono utilizzare a mo’ di carta, trovarsi in un bagno senza carta igienica rimane un’esperienza traumatica. Portarsi sempre appresso un pacchetto di fazzoletti di carta è un’idea semplice che ha salvato la giornata a molti. In loro assenza, pare che alcuni impavidi esploratori abbiano usati i calzini. Noi ancora non ce la sentiamo di consigliarveli.