Salute - 20 ago 2025

“Dove vado a farla?” Come trovare un bagno in giro per il mondo

E poi non dite che non abbiamo a cuore i bisogni dei viaggiatori.

Forse questo articolo manderà in pensione una delle risposte più immutabili di sempre: “Il bagno? In fondo a destra!

D’altronde questa è l’epoca dell’individualismo, e a tutti piace potersi arrangiare, anche per non dover ammettere di trovarsi #nelmomentodelbisogno.

Questa è una breve storia dei servizi per l’individuazione del bagno pubblico più vicino, con tanto di lista app da consultare.

Il capostipite sconosciuto

Si chiamava Tokyo Toilet Map, era stato creato a inizio anni ‘90, e l’ultimo aggiornamento risale al 1997 o 1998. Questa reliquia del web si prefiggeva l’obiettivo di censire i bagni pubblici di Tokyo. Sono passati anni, ma il bagno pubblico riveste ancora un ruolo fondamentale nel concetto giapponese di ospitalità, come testimonia il progetto Tokyo Toilet. E c’è anche la Pilgrimage Route Restroom Map, che mette su carta i bagni pubblici disponibili ai viandanti che affrontano i pellegrinaggi nell’isola di Shikoku.

Il capostipite celebre

In una scena dei Simpsons, Bart chiama un numero telefonico australiano per chiedere conferma della teoria per cui l'effetto Coriolis determinerebbe il senso di rotazione dei vortici che si creano quando si preme lo sciacquone: il vortice dell’emisfero australe avrebbe direzione opposta rispetto a quello boreale. Il ragazzino che ha preso la telefonata fa un prova, poi prende la bici e va a verificare che accada lo stesso dai vicini… che si trovano a miglia di distanza. Sono i famigerati spazi australiani, quelli degli on the road eterni. Proprio pensando ai viaggiatori, gli australiani hanno inventato uno dei primi strumenti ufficiali per la mappatura delle toilette. Era il settembre del 2001 e la National Public Toilet Map registrava oltre 19.000 bagni pubblici e privati, con informazioni su accessibilità, orari e caratteristiche sanitarie.

Non solo iconiche cabine telefoniche

Nel 2007, la Città di Londra ha introdotto il servizio Sat Lav: inviavi la tua posizione via SMS, ricevevi indicazioni per il bagno pubblico più vicino. Il suo difetto, al di là della tecnologia un po’ retrò, era la copertura: solo 40 strutture. Gli australiani avevano fatto meglio.

Una curiosità storica. Nel 1937, uscì nella capitale inglese il volume For your convenience, una guida cartacea che inventariava i bagni pubblici londinesi a disposizione degli uomini. Abbiamo detto “uomini”? Sì, in quanto, a leggere tra le righe, l’elenco era quello dei punti di ritrovo per omosessuali, in un momento storico nel quale l’omosessualità era punita con il carcere.

Città che vai, bagni che dovresti trovare

Dotarsi di un’app per la localizzazione dei bagni pubblici è un segno di modernità che sempre più le pubbliche amministrazioni non vogliono lasciarsi scappare. Alcuni esempi? Toilets4London è un’app gratuita, supportata dal municipio della città, che permette di aggiungere segnalazioni e valutazioni sulle strutture. Ci chiediamo quante stellette ha “il peggior bagno della Scozia” di Trainspotting. Istanbul City Toilet Application fa lo stesso per la città turca. È collegata alla rete di bagni pubblici del Comune e offre indicazioni e orari. Nel 2025, in Germania, è stato lanciato il sito toilette-in-der-naehe.de, che permette di individuare 30.000 bagni pubblici. Da circa un anno, inoltre, è disponibile un’app che aiuta nella ricerca di un bagno pubblico chi viaggia in India (e sappiamo il rapporto complesso che questa nazione ha con le toilette); Harpic Locator è pensata soprattutto per un’utenza femminile.

Bagni di tutti il mondo, palesatevi!

Tuttavia, non sempre si ha voglia di scaricare l’ennesima app. Meglio rivolgersi allora a servizi globali. Flush Public Toilets/Restrooms, con il suo logo a rotolo di carta igienica, localizza bagni pubblici in tutto il mondo, e offre l’accesso rapido a Google Maps per ottenere indicazioni stradali. Plus: indica se il bagno è pubblico o a pagamento, e se è accessibile ai disabili. Sit or Squat offre un database di 100.000 bagni. Le parole sit or squat non si riferiscono alla tipologia (water o turca) ma alla pulizia. Offre anche indicazioni su accessibilità e presenza di fasciatoio. Lo stesso fa l’italiana Where is the Toilet: mappa globale e bagni suddivisi in tre categorie - gratuiti, su consumazione e a pagamento. Si possono lasciare recensioni. Al di là delle funzioni per le quali viene scaricata, Bathroom Scout permette di “suonare” uno scroscio d’acqua se abbiamo bisogno di privacy mentre usiamo un bagno pubblico. E non finiscono qui. Basta una veloce ricerca per scoprire che di app simili ne esistono decine, e sono tutte scaricatissime e apprezzatissime.

Esistono infine app per necessità diverse, come WheelMate (ricerca di bagni per disabili) o l’americana We can’t wait (pensata per chi soffre di problematiche intestinali), a testimonianza di come, di fronte a una necessità impellente, una soluzione si trovi sempre.