Salute, Sostenibilità - 18 feb 2021

Give peas a chance!

Piselli, fagioli, ceci, cicerchie, lenticchie e chi più ne ha più ne metta. O se preferisci falafel, dahl, chili, veg-burger, zuppe e vellutate e persino torte. I legumi fanno bene, non solo a noi, ma anche al pianeta.

 

Bistecche vegetali…a chi?

Tutti i legumi sono ricchissimi di proteine, ferro e zinco. 100 gr di ceci contengono 6,2 mg di ferro, mentre una bistecca di manzo ne contiene circa 2,4 mg. Sorprendente, vero? Ma non è tutto, perché se la suddetta bistecca contiene 78 mg di colesterolo, i legumi ne contengono zero.

Ma non chiamateli “bistecche vegetali”, sono legumi e come tali vogliono essere chiamati!

Un alleato nella dieta

Ricchi di fibre, stimolano il funzionamento dell’intestino, limitano l’assorbimento di grassi e zuccheri, aiutano a diminuire i valori di glucosio e colesterolo nel sangue, aumentando il senso di sazietà. Insomma, dei veri e propri alleati contro i chili di troppo!

Lo ribadiamo: i fagioli non fanno ingrassare, ma aiutano a dimagrire, apportando la giusta energia al fisico e proteine più digeribili di quelle animali.

Fagioli e bagno: amore a prima vista

Non è un mistero che i legumi rientrino tra i cibi che provocano gonfiore. Alcuni componenti delle fibre, fermentando, possono causare la formazione di gas, che si traduce in flatulenza, difficile digestione e gonfiore addominale.

Potete ovviare al problema inserendo i legumi gradualmente nella dieta, partendo magari da quelli che hanno una buccia meno dura (come i piselli), optando per i legumi decorticati, ammollandoli bene prima di cucinarli e aggiungendo delle spezie.

Passe-partout per tutte le stagioni e per tutte le tasche

I legumi, oltre a fare bene al nostro corpo, fanno bene anche al nostro portafoglio. Sono infatti decisamente economici, ma guai a definirli come “cibo povero”: con i legumi si possono fare creare tantissimi piatti prelibati.

Si conservano a lungo senza che perdano le loro importanti proprietà, quindi potrete tranquillamente stoccarli in credenza e sfoggiare le vostre migliori ricette all’occorrenza. Dai falafel alle piadine di ceci, dall’humus alla pasta e fagioli, fino alle morbide vellutate… non c’è che l’imbarazzo della scelta.

E dato che la salute del pianeta passa attraverso le piccole cose, il loro basso costo può essere una scusa in più per rivolgervi a un negozio che li venda sfusi e fare una spesa che eviti l’utilizzo di packaging.

Bontà a basso impatto ecologico

I legumi non si limitano ad apportare benefici alla salute, perché migliorano anche le condizioni degli animali e del suolo.

I residui dei raccolti possono essere utilizzati come foraggio e, grazie alla proprietà dei legumi di fissare l’azoto nel terreno, contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici.

Minor impatto ambientale, minori emissioni di gas e… più biodiversità! Migliorando le condizioni del terreno, i legumi aprono la strada al ricettacolo di germi, insetti e batteri che stimola la biodiversità. Tre effetti in uno per una coltivazione perfetta per la rotazione, pilastro delle agricolture sostenibili.

Legumi: il cibo del futuro

Si fa presto a dire “legumi”: si tratta in realtà di gruppi genetici molto diversi tra loro, che hanno quindi un potenziale enorme di adeguamento ai cambiamenti climatici. Questo permette agli agricoltori di selezionare varietà sempre nuove di coltivazioni, per rispondere al temuto climate change.

Quello climatico non è l’unico problema che i legumi possono aiutare a gestire. A causa del loro elevato valore nutrizionale e del loro basso costo rappresentano infatti una risorsa fondamentale nelle emergenze alimentari.

Già nel 2016 l’Onu aveva indetto l’anno internazionale dei legumi con lo slogan “semi nutrienti per un futuro sostenibile”. Purtroppo da allora le cose non sono cambiate e le coltivazioni di legumi rappresentano meno del 5% dei terreni agricoli europei.

Il cambiamento può partire da ognuno. Noi di Sebach ci impegniamo ogni giorno a ridurre l’impatto ambientale della nostra produzione. Cosa potete fare voi? Give peas a chance!