Letture da bagno, Lifestyle - 22 giu 2018

La playlist del cu(ore): canzoni da bagno.

Abbiamo fatto le pulci alla discografia nostrana e abbiamo trovato alcune perle musicali che raccontano l’amore tutto italiano per la musica e il bagno.

Che il nostro sia un Paese che vive a tempo di musica lo prova il grande revival del vinile da qualche anno a questa parte. Solo nel 2017, secondo i dati diffusi dalla Federazione Industria Musicale Italiana, abbiamo speso circa 13,4 milioni di Euro in dischi. Musicofili e romanticoni, abbiamo una canzone per tutto: dalle rotture sentimentali accompagnate dai “mille violini suonati dal vento” di Modugno, ai vaffa gridati da un sempre angustiatissimo Marco Masini, fino alle serenate tutte zeppola e rime baciate di Jovanotti.

Ma non siamo bravi solo a cantare d’amore. Infatti, vantiamo anche una discreta collezione di motivetti più o meno orecchiabili che celebrano senza vergogna alcuna un’altra nostra passione nazionale: il bagno. O meglio, andare in bagno. Per la serie “ce la suoniamo e ce la cantiamo da soli”, potevamo noi non cimentarci nella composizione di un rapidissimo Canzoniere delle hit che si occupano di un tema tanto caro ai nostri cuori (rovesciati, s’intende)? Assolutamente no. Andiamo:

Non c’è bagno senza Elio

Matador supremo delle liriche idrico-sanitarie è senza dubbio Elio, che con le sue Storie Tese ha esplorato il tema con dedizione sorprendente. La scelta è varia: da Shpalman, improbabile supereroe, a Silos, fino alla meno nota ma non per questo meno incisiva Bidet, una cover della super hit Beat It che celebra il bidet come accessorio indispensabile nel bagno e nella cultura nazional-popolare.

Elio si è costruito una carriera sull’irriverenza e gli schiaffi alla timidezza del perbenismo che in bagno non ci va, ma anche altri artisti di taglio più tradizionale non hanno disdegnato dei brevi flirt con la madre di tutti i taboo, e cioè la cacca.

Mina e gli snob

In un esercizio di stile leggero e ironico, con Ma che Bontà Mina prendeva in giro la borghesia gourmettara prima che diventasse un fenomeno virale. Con tono da sciura lombarda in cerca di avventure culinarie, la nostra Mina nazionale riflette: Vitello delle Langhe o Bovino della Gallura? Cosa mai sarà questa pietanza esotica? Solo il colpo di scena finale rivela il mistero, e lei la butta lì come se fosse niente. E sentire Mina che dice “cacca” in un pezzo del 1977 fa sempre il suo effetto.

Silvestri sogna un water

Un cantautore che ha affrontato l’argomento bagno con lo stile eclettico che lo definisce è Daniele Silvestri. Ascoltare Sogno B è una rivelazione: su un ritmo trip-hop Silvestri racconta tutto d’un fiato quello che noi è una vita che predichiamo, ovvero che se c’è una cosa che ci rende umani e che ci unisce indistintamente è il tempo che passiamo seduti sulla tazza.

Shampoo d’autore e vasche da bagno

In bagno, però, non si fa solo quello. Ci si perde anche tanto tempo, ci si rilassa, alcuni addirittura facendosi lo shampoo, oppure un bagno. Un mostro sacro della musica d’autore italiana, Giorgio Gaber, ha dedicato un pezzo proprio alla gioia di lavarsi i capelli come atto di rivolta nei confronti della durezza della vita di tutti i giorni, mentre nella Vasca di Alex Britti uno ci può passare una giornata intera, dimenticarsi i problemi, e l’effetto letale dei 7000 caffè.