Letture da bagno, Lifestyle - 12 feb 2018

L’evoluzione del bagno, da Creta ai giorni nostri

E’ ormai impensabile per noi vivere senza avere accesso a un bagno. Ma non è sempre stato così. Ecco una breve carrellata dei momenti più salienti nella storia del water.

In principio fu un buco nel terreno... Il water così come lo conosciamo oggi, è infatti il risultato di secoli di cambiamenti sociali e tecnologici che lo hanno trasformato da una scatola con un buco a una meraviglia di ingegneria idraulica. Quello più antico risale a circa il 2000 a.C., ed è stato ritrovato sull’isola di Creta, nel palazzo di Cnosso. Aveva una tazza di legno e terracotta e un canale di scolo che finiva nel fiume. Rudimentale, forse, ma abbastanza innovativo considerati i tempi.

Roma, capitale del bagno pubblico

Dal momenti che gli antichi romani erano grandi esperti nella costruzione di reti fognarie e idrauliche, non sorprende che furono proprio loro a giocare un ruolo decisivo nella diffusione di bagni pubblici a cui tutti potevano avere accesso. Infatti, ne furono ardenti promotori: le loro sellae pertusae (sedili forati) sono dei veri e propri antenati dei water moderni. Poco conta che  fossero disposti l’uno vicino all’altro, ammazzando ogni possibilità di privacy. L’andare al bagno tutti insieme nell’antica Roma non costituiva affatto un problema, anzi, poteva diventare un momento di socialità.

Architettura da bagno nel medioevo

Più privati, e in qualche modo interessanti nel modo in cui vennero integrati nell’architettura dei castelli medievali sono i cosiddetti “guardaroba”, delle nicchie verticali dove ci si poteva accomodare per svolgere i propri bisogni e che terminavano nel terreno o nel fossato circostante. Dall’esterno, sembravano semplicemente delle torrette lungo il perimetro del castello. Probabilmente non rendevano i vicini molto felici, ma sicuramente l’idea era buona.

Il bagno di Harington

Saltando avanti di qualche secolo, arriviamo all’anno preciso in cui fu inventato il primo vero Water così come lo conosciamo oggi. Nel 1596 il signor John Harington di Londra, cugino della Regina Elisabetta I, inventa il primo WC dotato di scarico. O meglio, i primi due. Uno per sè, e uno per la Regina, che però non riuscì ad abituarsi ad un oggetto tanto plebeo nelle sue stanze e preferì ritornare ad usare il tradizionale vaso. Siccome i costi per produrre questo water erano molto alti, l’idea per quanto bella venne accantonata fino al 1859, quando a Londra cominciarono i lavori di costruzione delle fognature.

Da quel punto, le innovazioni non si sono più fermate: dal primo vaso interamente in ceramica del 1885 al primo bagno dotato di sciacquone inventato da Thomas Crapper l’anno seguente. Diciamo quindi che il WC come lo conosciamo oggi è figlio del 1800, ma è stato consacrato nel ventesimo secolo come uno degli strumenti che hanno avuto maggiore impatto sulla qualità delle popolazioni urbane Europee.

E il bagno mobile?

Diretti discendenti del vecchio vaso portatile, i primi bagni mobili ebbero origine negli Stati Uniti degli anni ‘40. Pare infatti che alcuni costruttori navali di Long Beach fossero stanchi del tempo che gli operai spendevano tra la banchina e le navi per andare al bagno, e che quindi fecero costruire delle cabine di legno dotate di una piccola tanica che potevano essere trasportate sui cantieri. Riconoscendo il valore dell’invenzione, l’idea venne presto adottata anche dai cantieri edili, per poi essere diventare una presenza familiare ai grandi eventi all’aperto negli anni ‘60 e ‘70.